29 Novembre 2021

Startup innovative: finanziamenti tasso 0 e a fondo perduto con Smart & Start

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Il ministero dello sviluppo economico, ha preso atto di questo fattore e ha attivato una serie di misure per sostenere la nascita e lo sviluppo, su tutto il territorio nazionale, di startup innovative: la misura Smart & Start, gestita da Invitalia, è stata quindi creata per aiutare gli imprenditori ad accelerare il processo di startup, che parte dall’ideazione di un progetto innovativo fino alla sua implementazione.

L’intervento di Invitalia può avere una portata molto rilevante, ed è capace di finanziare piani di impresa che prevedono spese ammissibili di importo fino a 1.500.000 euro con la concessione di una quota a fondo perduto fino al 30% del finanziamento in ipotesi specificamente individuate.

Risultati dei finanziamenti a startup innovative

Il portale di Invitalia riporta i dati che dimostrano il successo di un’iniziativa che ha rappresentato, in moltissimi casi, un vero e proprio trampolino di lancio di progetti imprenditoriali innovativi.

Soprattutto in progetti nella fase di “seed”, la possibilità di reperire risorse finanziarie a costo zero fa la differenza nel determinare il destino sul mercato di una startup innovativa.

Dal report di Invitalia, risulta che con la misura Smart & Start sono state finanziate 1.252 startup innovative che a loro volta hanno generato 7.742 nuovi posti di lavoro. Il volume di risorse impiegate è pari a 613 milioni di euro su un totale di richieste di finanziamento pervenute per a 2,2 miliardi.

Questo ci fa capire come l’ente erogatore metta in atto un’attenta selezione dei piani d’impresa ricevuti sulla base del carattere innovativo dell’idea imprenditoriale e dei presupposti economico-finanziari del progetto complessivo.

Risulta fondamentale, pertanto, presentare la propria idea imprenditoriale in maniera dettagliata facendo emergere in modo chiaro e convincente l’innovazione tecnologica che si vuole proporre. Tutto ciò deve essere descritto all’interno di un piano d’impresa costruito su solide basi di sostenibilità economica di lungo periodo.

Smart & Start: i dettagli

Possono beneficiare dell’intervento le startup innovative che presentano le seguenti caratteristiche:

  • costituite da non più di 5 anni;
  • di piccola dimensione ai sensi del regolamento GBER;
  • con sede legale e operativa in Italia;
  • formalmente costituite e iscritte nell’apposita sezione speciale del registro delle imprese.

Inoltre, possono richiedere le agevolazioni i team di persone che intendono costituire una startup innovativa, purché l’impresa sia formalmente costituita entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.

Visto che l’obiettivo è quello di incentivare la nascita e lo sviluppo di startup innovative, ovvero di imprese neo costituite ad alto contenuto tecnologico e innovativo, i piani d’impresa che contengono la descrizione analitica del progetto che si vuole intraprendere, devono essere:

  1. caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo;
  2. mirati allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things, e/o
  3. Finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.

Come si articola l’agevolazione a Startup Innovative

I piani d’impresa devono prevedere spese ammissibili per un ammontare compreso tra 100.000 e 1.500.000 euro.

In via generale, l’agevolazione consiste in un finanziamento agevolato a tasso zero, per un importo pari all’80% del totale delle spese ammissibili, quota che può essere innalzata al 90% delle spese ammissibili, se la startup è interamente composta da giovani di età non superiore a 35 anni e/o donne o se tra i soci è presente un esperto con un titolo di dottore di ricerca (o equivalente) che rientra dall’estero.

Inoltre, per le startup con sede nelle regioni del mezzogiorno è prevista una quota a fondo perduto pari al 30% del finanziamento accordato.

Il finanziamento agevolato ha una durata massima di 10 anni, non è assistito da nessuna forma di garanzia e deve essere rimborsato dopo 12 mesi a partire dall’erogazione dell’ultima quota di agevolazione.

Oltre al finanziamento a copertura delle spese ammissibili, per le imprese costituite da meno di 12 mesi, è prevista l’erogazione di servizi di tutoraggio tecnico-gestionale mirati al trasferimento di competenze specialistiche nei confronti dei soggetti beneficiari. I servizi di tutoraggio prevedono:

  • L’affiancamento di un tutor;
  • La partecipazione a webinar tematici;
  • Il supporto di un mentor.

In questo modo si cerca di fornire ai beneficiari dell’agevolazione le competenze necessarie per la corretta fruizione delle risorse accordate, aumentando le possibilità di successo del progetto.

Tipologie di spese ammissibili

Il finanziamento copre una parte (l’80% o il 90% a seconda dei casi) di diverse tipologie di spesa che la normativa definisce “ammissibili”. Queste spese sono relative a:

  1. Immobilizzazioni materiali come impianti, macchinari e attrezzature tecnologiche;
  2. Immobilizzazioni immateriali, quali brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate;
  3. Servizi funzionali al progetto, quali consulenze specialistiche, servizi forniti da incubatori e acceleratori d’impresa certificati, servizi di marketing e web marketing;
  4. Personale dipendente e collaboratori.

Nei limiti del 20% del totale delle spese sopramenzionate sono finanziabili le spese per il funzionamento aziendale (capitale circolante). Le spese di funzionamento possono riguardare, ad esempio: materie prime, servizi necessari allo svolgimento dell’impresa, spese di affitto, canoni di leasing.

Le spese del piano d’impresa devono essere sostenute entro 24 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento.

I piani di impresa

Le domande di agevolazione, devono essere corredate dai piani di impresa che, oltre che prevedere le spese ammissibili, devono essere integrati con una serie di informazioni finalizzate a dimostrare la validità e la sostenibilità del progetto presentato.

In particolare devono emergere con chiarezza le caratteristiche innovative del prodotto/servizio offerto: uno degli elementi fondamentali che l’ente erogatore andrà a valutare è, infatti, il carattere innovativo dell’idea alla base del piano d’impresa.

Sempre nell’ambito del piano d’impresa deve essere fornita un’analisi del mercato con le relative strategie di segmentazione della clientela target.

Deve essere dimostrata inoltre la sostenibilità economico-finanziaria del progetto proposto, tramite la predisposizione di schemi analitici che evidenzino la capacità dell’impresa di generare flussi di cassa adeguati in vista del rimborso del finanziamento.

Al momento della ricezione della domanda, Invitalia effettua un esame dei piani di impresa e, in caso di esito positivo ed erogazione del finanziamento, monitora ex-post la realizzazione degli investimenti.

Consulenza per Smart & Start

Il nostro studio ha al suo interno uno staff di professionisti interamente dedicato alla predisposizione delle domande e dei piani di impresa da presentare per la richiesta del finanziamento.

Come abbiamo visto, i piani di impresa devono contenere informazioni caratterizzate da un elevato grado di complessità: analisi di mercato, aspetti economico-finanziari, aspetti tecnici legati all’innovazione tecnologica: lo studio mette a disposizione le competenze del suo staff per proporre all’ente erogatore un piano di impresa credibile e sostenibile, puntando ad ottenere il massimo punteggio nella fase di valutazione.

A questo si aggiunge la collaborazione con un incubatore ed acceleratore di imprese certificato, che ha al suo interno la figura dell’innovation manager iscritto nell’apposito albo, che grazie alle sue conoscenze del settore tecnologico, permette di fare emergere ancor di più l’innovazione insita nel progetto imprenditoriale.

I servizi dell’incubatore certificato, oltre ad essere interamente finanziabili dall’agevolazione, permettono di ottenere il massimo punteggio in uno dei quattro criteri di valutazione utilizzati da Invitalia, risultando quindi cruciale nella fase di esame delle domande.

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